Per aprire oggi una attività commerciale non si fa più riferimento alle ex licenze ma ad altri parametri imposti principalmente dai comuni. Se una volta l'autorizzazione ad aprire una nuova attività commerciale veniva data sulla base di quante attività simili fossero già presenti in zona o se troppo vicine tra di loro, ora ci si basa su altri aspetti.
Quali? Le principali limitazioni sono imposte dai comuni e dipendono dai requisiti urbanistici (l'immobile sede dell'esercizio deve avere destinazione d'uso commerciale), dai requisiti edilizi e dalla tipologia di contratto di locazione compatibile con la destinazione.
Per esempio, il comune potrebbe:
- Non voler favorire la presenza di attività uguali imponendo quindi un limite per categoria e settore;
- Richiedere la presenza di parcheggi e mezzi pubblici nei paraggi;
- Voler tutelare gli abitanti imponendo una certa distanza dalle abitazioni;
- Chiedere il rispetto dei parametri richiesti in materia di lavoro e sanità.
La valutazione di questi parametri varia da comune a comune. In alcune zone infatti l'autorizzazione viene concessa sulla base di un punteggio totalizzato. Ciascun requisito ottiene un punteggio e la somma di questi determina il rilascio o meno dell'autorizzazione. In questo caso si parla di licenza a punti.