L'iniziativa popolare per l'adozione di provvedimenti amministrativi di interesse generale o delle frazioni si esercita mediante la presentazione al Consiglio Comunale di proposte redatte, rispettivamente, in articoli o in uno schema di deliberazione.
La proposta deve essere sottoscritta da almeno un numero di 800 (ottocento) cittadini con età minima di 16 anni risultante al 31 dicembre dell'anno precedente.
Sono escluse dall'esercizio del diritto di iniziativa le seguenti materie:
- revisione dello Statuto;
- tributi e bilancio;
- espropriazione per pubblica utilità;
- il Piano delle Opere Pubbliche;
- designazioni, nomine, revoche decadenze;
- personale comunale, delle istituzioni e delle aziende speciali;
- tutela dei diritti delle minoranze etniche e religiose;
- funzionamento del Consiglio Comunale.
Il regolamento disciplina le modalità per la raccolta e l'autenticazione delle firme dei sottoscrittori.
Referendum
Sono ammessi referendum su questioni a rilevanza generale, di esclusiva competenza comunale. Sono esclusi e non possono aver luogo in coincidenza con operazioni elettorali Provinciali, Comunali e Circoscrizionali.
Si dà luogo a referendum:
- nel caso sia deliberato dal Consiglio Comunale a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune;
- qualora vi sia richiesta da parte del 15% (quindici per cento) dei Cittadini iscritti alle liste elettorali risultante al 31 dicembre dell'anno precedente.
Il regolamento disciplina il compito, il modo di elezione del Comitato dei Garanti, le modalità per la raccolta e l'autenticazione delle firme dei sottoscrittori, lo svolgimento delle operazioni di voto. Il referendum è dichiarato valido nel caso in cui partecipino alla votazione il 50% degli aventi diritto al voto iscritti nelle liste elettorali. Il quesito sottoposto a referendum è dichiarato accolto nel caso in cui i voti attribuiti alla risposta affermativa non siano inferiori alla maggioranza assoluta degli elettori che hanno espresso il voto; altrimenti, è dichiarato respinto.